Informazione > Notizie

07.05.2019

Il riciclo dei rifiuti tech cambierà l'industria

Sono oltre 140 mila le tonnellate di rifiuti tecnologici avviate al riciclo da Cobat, la piattaforma italiana di servizi per l'economia circolare (un Consorzio dedicato alla raccolta, stoccaggio e avvio al riciclo di qualsiasi tipologia di rifiuto); cosa che ha iniziato "a trasformare l'industria, in particolare quella dell'elettronica". Questo quanto emerge dal rapporto Cobat 2018, presentato al Maxxi a Roma, insieme con la ricerca 'Scenari e strategie future di gestione dei rifiuti tecnologici', realizzata da Althesys (la società di consulenza su ambiente, energia, infrastrutture e utility).

Le 140 mila tonnellate gestite si dividono tra "batterie al piombo, pile portatili, Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e vecchi pneumatici (Pfu)". Di batterie al piombo esauste ne sono state raccolta oltre 116 mila tonnellate (il maggiore incremento dei quantitativi in Molise con più 17%, Campania a più 11% e Lazio a più 8%); in termini assoluti le migliori sono Lombardia, Veneto e Campania. Sono state oltre 6 mila le tonnellate di pile portatili esauste raccolte, con una diminuzione del 10% a livello nazionale. Per i Raee, i 1.392 punti di raccolta in tutta Italia hanno prodotto quasi 19 mila tonnellate (più 35,43%); tv e monitor, con oltre 8 mila tonnellate, sono la categoria che registra la maggior quantità. Il quantitativo di Pfu ha superato le 2 mila tonnellate (più 6,5%). 

Fonte: ANSA